Rakuten Mobile non è un operatore qualsiasi: dal 2019 scuote l’industria giapponese con un network interamente cloud-native e basato su Open RAN. Ora alza di nuovo l’asticella annunciando che il futuro core 5G Standalone (SA) sarà costruito insieme a Cisco, Nokia e F5. L’obiettivo? Rendere la rete più agile, sicura e pronta all’automazione grazie all’intelligenza artificiale.

Perché il passaggio a 5G SA conta
Il 5G che conosciamo oggi (NSA) si regge ancora su parti dell’infrastruttura 4G. Il 5G SA invece poggia su un core tutto nuovo, disegnato per network slicing, latenze ridottissime e funzionalità di edge computing spinte. In questo contesto una scelta tecnologica coerente diventa strategica, soprattutto in Giappone dove il traffico dati cresce a doppia cifra.
Il ruolo di Cisco
Cisco fornirà l’intero mobile packet core portfolio: componenti cloud-native, segment routing e orchestrazione AI-driven. Rakuten conta di snellire le operazioni e tagliare OPEX proprio grazie ai flussi di telemetria incorporati.
Il contributo di Nokia
Nokia, già presente nell’ecosistema Symphony, metterà sul piatto CNF per autenticazione, user data management, analytics di segnalazione e IMS voice, il tutto pronto a girare sul Cloud-Native Platform e Cloud-Native Storage di Rakuten Symphony.
La sicurezza secondo F5
F5, partner di Rakuten dal 2019, aggiorna la propria offerta con funzionalità BIG-IP Next Cloud Native: API security, traffic management e Gi/N6 LAN services integrati nel core Cisco. Un’architettura a prova di saturazione, pensata per proteggere i futuri slice mission-critical.
Numeri che danno il contesto
A fine marzo Rakuten contava 8,6 milioni di clienti mobili e 94.000 stazioni radio di cui 21.600 5G. Proprio il 31 luglio l’operatore ha annunciato di aver raddoppiato la copertura 5G Sub-6 nelle regioni di Kyushu, Shikoku e Chugoku, spingendo indoor e stadi con sharing d’infrastruttura.
Un passo avanti anche politico
Secondo analisti citati da Computer Weekly, la scelta di Cisco e Nokia – e il mancato coinvolgimento di NEC, precedentemente al lavoro su un core SA – segnala la volontà di affidarsi a vendor con un track-record internazionale sul cloud-native. In altre parole Rakuten punta a un ecosistema aperto ma senza compromessi su time-to-market.
La mia opinione
Il matrimonio fra una rete totalmente software-defined e tre colossi come Cisco, Nokia e F5 non è solo un esercizio di engineering; è un manifesto sul futuro delle telco. Se Rakuten riuscirà a combinare automazione spinta e costi operativi bassi, il modello potrebbe attrarre imitatori in mercati dove la densità di traffico giustifica l’investimento, Europa inclusa. La sfida più grande? Tradurre le promesse di network slicing in servizi concreti – gaming cloud, industrial IoT, veicoli connessi – che generino ricavi aggiuntivi e non solo efficienze interne.
Conclusione
Con questo annuncio Rakuten Mobile consolida la reputazione di outsider che reinventa la connettività: prima Open RAN, ora un core SA cloud-native assemblato con i migliori ingredienti disponibili. Il 2025 potrebbe essere l’anno in cui il 5G Standalone smette di essere un esperimento e diventa lo standard de facto: Rakuten vuole essere in prima fila.