Lo studio “Il futuro delle competenze nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, realizzato da EY, ManpowerGroup e Sanoma Italia, prevede che il mercato del lavoro italiano subirà profondi cambiamenti nei prossimi dieci anni, a causa dell’adozione sempre più diffusa dell’Intelligenza Artificiale (IA).
In generale, la domanda di lavoro continuerà a crescere, ma ad un ritmo più lento rispetto al passato. L’IA avrà un impatto negativo sulla domanda di lavoro per i profili professionali a livello di qualifica media, come tecnici, conduttori d’impianti, lavoratori della logistica, chi svolge mansioni d’ufficio che hanno a che fare con la gestione dei dati.
Tuttavia, l’IA creerà nuove opportunità di lavoro in una vasta gamma di professioni, tra cui:
- Ingegneri e fisici
- Analisti di mercato e psicologi del lavoro e della formazione
- Architetti, progettisti e pianificatori
- Professionisti del marketing e delle vendite
- Dirigenti di amministrazione e finanze
- Specialisti di organizzazione
In particolare, cresceranno le professioni legate alla sostenibilità, come:
- Ingegneri di fonti di energia rinnovabili e della mobilità elettrica
- Manager della sostenibilità
- Manager dei rischi ambientali
Per evitare squilibri troppo ampi sul mercato del lavoro sarà necessario intervenire per tempo su tre quarti delle professioni. Le occupazioni con domanda in calo aumenteranno, mentre quelle con domanda in forte crescita diminuiranno. Questo significa che ci sarà un eccesso di forza lavoro in alcuni settori, e una carenza di talenti in altri.
Cambieranno anche le competenze richieste ai lavoratori. Alle professioni tecniche sarà richiesto di aumentare la varietà di competenze possedute, anche non strettamente attinenti al proprio lavoro. Alle professioni ad alta specializzazione servirà approfondire sempre di più il proprio settore di competenze. Inoltre, sarà sempre più importante avere competenze sulla sostenibilità.
I cambiamenti in atto nel mercato del lavoro, come la crescente automazione, la digitalizzazione e la transizione verso un’economia sostenibile, stanno portando a un aumento del mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
Un rimedio al talent shortage e al mismatch è dato dalla formazione. L’intelligenza artificiale può giocare un ruolo importante in questo ambito, rendendo la formazione più accessibile, efficace e in linea con le esigenze del mercato del lavoro.
In particolare, l’IA può essere utilizzata per:
- Personalizzare i percorsi di formazione in base alle esigenze degli individui e delle imprese.
- Migliorare la qualità dell’apprendimento, rendendolo più coinvolgente e motivante.
Altro aspetto importante sarà l’orientamento già nelle scuole secondarie, impostato in modo da consentire a studenti e famiglie di focalizzarsi sull’acquisizione di competenze e di riconoscere quali percorsi formativi e quali scelte professionali offrono maggiori opportunità di successo.
In conclusione, l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro sarà profondo e complesso. Per affrontare al meglio questi cambiamenti, sarà necessario un impegno congiunto da parte di imprese, istituzioni e individui, per garantire che tutti abbiano le competenze necessarie per prosperare nell’economia del futuro.