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Sera a tutti, al posto di mandare le lentissime raccomandare a/r è possibile comunicare con wind tramite pec? Wind stessa risparmierebbe non dovendo digitalizzare documenti, e a volte la tempestività delle comunicazioni ufficiali ridurrebbe molti disagi.
 
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penso che i privati si doteranno della PEC mediamente più tardi della PA... quindi ci sarà da pazientare un bel po' :D
 

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Le societa` gia` costituite (es:Wind) dovranno comunicare al Registro delle Imprese l’indirizzo di PEC entro tre anni dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 185/2008 (29 novembre 2008). Quindi entro novembre 2011.
I professionisti e le pubbliche amministrazioni già sono obbligati anche se l'adeguamento sta avvenendo in modo lento.
Ma la pec valida per la pubblica a. (....@postacertificata.gov.it ) non sembra possa essere utilizzata verso le imprese (es: Wind), salvo futuri interventi che ne estendano l'utilizzo. Se così è per il cittadino che vorrà comunicare a mezzo pec gli indirizzi di posta certificata di cui dovrà dotarsi saranno almeno 2 (una verso le p.a e un'altra verso ambiti esterni alla p.a.)
 
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Questa mi è nuova... Dove l'hai letta?
Io sapevo che la PEC, seppur uno standard tutto italiano non valido verso l'estero, è comunque uno standard. La PEC che il governo sta fornendo a tutti i cittadini è valida per comunicare con qualsiasi altro indirizzo di PEC, che sia della P.A. o meno.

Tra l'altro non tutte le P.A. hanno un indirizzo PEC che termina con @postacertificata.gov.it.
 
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@eu: se è una norma senza sanzioni come adesso direi che aspetteremo secoli per vedere la PEC veramente diffusa :p
 

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Uncle Scrooge ha detto:
Questa mi è nuova... Dove l'hai letta?
Io sapevo che la PEC, seppur uno standard tutto italiano non valido verso l'estero, è comunque uno standard. La PEC che il governo sta fornendo a tutti i cittadini è valida per comunicare con qualsiasi altro indirizzo di PEC, che sia della P.A. o meno.

Tra l'altro non tutte le P.A. hanno un indirizzo PEC che termina con @postacertificata.gov.it.

Guarda che ho utilizzato "non sembra", considerata la presentazione della pec nel sito del governo nella quale appunto "non sembra" sia come dici tu (e tu dici ovviamente una cosa sensata)
https://www.postacertificata.gov.it/home/index.dot.
 
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Non chiamatela Pec: il nome vero è Cec-Pac

A spiegarci tutti i limiti della “Pec all’italiana” è Massimo Penco, presidente dell’associazione “Cittadini di internet” ed esperto di sicurezza informatica: “Con la ‘Pec di Brunetta’ si può dialogare con la pubblica amministrazione, certo, almeno con quelle che hanno attivato la casella certificata (ndr: sul sito dell’associazione potete segnalare le amministrazione che non l’hanno ancora resa disponibile). Ma scordatevi di poter scambiarvi documenti con i soggetti privati, quindi le banche, il vostro avvocato, o altri cittadini”.

Tutte le spiegazioni qui -> http://www.ilsalvagente.it/Sezione....+Brunetta+non+%E8+tutta+gratis&idSezione=6751
 

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AndreA ha detto:
@eu: se è una norma senza sanzioni come adesso direi che aspetteremo secoli per vedere la PEC veramente diffusa :p

Per il privato cittadino è un'opportunità. Sul versante delle p.a. e delle imprese effettivamente la mancanza di sanzioni porta al tuo ragionamento.

@http://www.windworld.org/vbb/member.php?u=2340 Uncle Scrooge
come vedi, dall'articolo citato da Andrea nel post precedente,ma ce ne sono anche altri sul web, la mia tesi non è infondata
 
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il mio ragionamento l'ho già esplicato in quanto io stesso, pur iscritto ad un albo, sono reticente alla cosa e l'assenza di sanzioni è il motivo che mi "aiuta" in questa "scelta" anticivica...
 

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AndreA ha detto:
il mio ragionamento l'ho già esplicato in quanto io stesso, pur iscritto ad un albo, sono reticente alla cosa e l'assenza di sanzioni è il motivo che mi "aiuta" in questa "scelta" anticivica...

Anche io mi sto comportando così pur esistendo l'obbligatorietà per gli albi e ordini da novembre 2009
 
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mi sento meno pecora nera... sensazione che odio, ma al momento - così funzionante la pec - per me sarebbe solo un problema in più piuttosto che un'opportunità
 
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Messa così, ed essendo ancora più "castrata" della PEC, diventa una cosa assurda.

Spero proprio che la rendano come minimo una PEC a tutti gli effetti, altrimenti se la possono tenere.
 
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AndreA ha detto:
mi sento meno pecora nera... sensazione che odio, ma al momento - così funzionante la pec - per me sarebbe solo un problema in più piuttosto che un'opportunità

Quoto in toto. A noi è stata imposta dall'Ordine e dobbiamo pagare l'obolo per averla... l'ho usata giusto il tempo di configurarla, mamma mia che orrore... :cesso:
 
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eu ha detto:
Ma la pec valida per la pubblica a. (....@postacertificata.gov.it ) non sembra possa essere utilizzata verso le imprese (es: Wind), salvo futuri interventi che ne estendano l'utilizzo. Se così è per il cittadino che vorrà comunicare a mezzo pec gli indirizzi di posta certificata di cui dovrà dotarsi saranno almeno 2 (una verso le p.a e un'altra verso ambiti esterni alla p.a.)

Si può dire che è nata la "nano.casella@certificata" :p, che oltre ai limiti da voi già elencati, ti offre, udite udite, "fino a 10 invii giornalieri" (lasciando perdere i "fino a 50 destinatari per messaggio". :censored:
Vabbé che "a caval donato non si guarda in bocca" (l'ho attivata in posta giusto stamattina), ma 'na schifezza del genere proprio non l'immaginavo. Speriamo solo che implementino al più presto le funzioni, gratuitamente! :censored:
Mancando poi la firma digitale, serve a ben poco. O meglio, come avete già bene evidenziato, serve più alla P.A. che al cittadino! :censored:
 
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Come fate a dire che è un problema? Chiaro che per professionisti e PA è una rogna in più dato che ha valore legale e rende moooolto più semplici le comunicazioni ufficiali. Invece di scrivere stampare imbustare e andare in posta a pagare 3-4 euro si manda semplicemente da casa obbligando il destinatario a rispondere. Questo rende ( o renderà ) clienti e cittadini molto più tranquilli e disposti a inoltrare richieste o lamentele formali.
Per questo immagino che sia decisamente invisa a chi ora vive di rendita ( le PA ) ma anche chi si potrebbe trovare tonnellate di posta a cui si dovrà rispondere. Per il cittadino è una manna.
Comunque noi in studio la usiamo senza particolari problemi e decisamente con profitto.
 

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Con riferimento a questa discussione e secondo quanto previsto dalla vigente normativabsulla Pec Wind dal 29 novembre scorso avrebbe dovuto rendere pubblica la sua casella di posta certificata. Riporto la normativa:
Art. 16, comma 6 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito nella legge 28 gennaio 2009, n. 2
"Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata nella domanda di iscrizione al registro delle imprese o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilitaà con analoghi sistemi internazionali. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto tutte le imprese, già costituite in forma societaria alla medesima data di entrata in vigore, comunicano al registro delle imprese l'indirizzo di posta elettronica certificata. L'iscrizione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nel registro delle imprese e le sue successive eventuali variazioni sono esenti dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria."


Qualcuno ha visto in qualche angolo nascosto del sito Wind Infostrada l'indirizzo di posta certificata ?
 
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Non capisco in effetti l'utilità di farla attivare a noi (sono iscritto ad un ordine professionale quindi ho l'obbligo già dal 2010) e non farla attivare da soggetti come Wind che ne potrebbero ricevere a centinaia...
Io in un anno l'avrò usata si e no 10 volte (e tutte per comunicazioni con la cassa previdenziale), una società come Wind (o Tim o chiunque) ne potrebbe ricevere centinaia facilitando il compito di chi deve recarsi alla posta per ogni raccomandata da spedire...
Ma in questo paese togliere di mezzo la burocrazia mi pare un'impresa veramente impossibile...
Se le cose non sono complicate non ci sarebbe una via di uscita per tutti (o quasi)... Quindi meglio farle complicate...
 

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Antani ha detto:
Non capisco in effetti l'utilità di farla attivare a noi (sono iscritto ad un ordine professionale quindi ho l'obbligo già dal 2010) e non farla attivare da soggetti come Wind che ne potrebbero ricevere a centinaia...
Io in un anno l'avrò usata si e no 10 volte (e tutte per comunicazioni con la cassa previdenziale), una società come Wind (o Tim o chiunque) ne potrebbe ricevere centinaia facilitando il compito di chi deve recarsi alla posta per ogni raccomandata da spedire...
Ma in questo paese togliere di mezzo la burocrazia mi pare un'impresa veramente impossibile...
Se le cose non sono complicate non ci sarebbe una via di uscita per tutti (o quasi)... Quindi meglio farle complicate...

Anche io sono iscritto a un ordine e ho attivato la Pec. Wind avrebbe dovuto attivarla da 29 novembre scorso con indiscutibile vantaggio per le comunicazioni da parte degli utenti, obbligati a ricorrere a raccomandate e lettere postali.
 
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