[h=1]Il ritorno di Sawiris, alleanza Libero-Joyent per i dati delle pmi[/h][h=2][/h]
SAN FRANCISCO - Quando Naguib Sawiris uscendo da Wind prima dell' estate si era tenuto il primo portale italiano Libero, conferendolo nella holding Weather 2, in molti si erano domandati cosa avesse in mente. La risposta è arrivata ieri a San Francisco. Libero ha stretto una partnership con Joyent, azienda californiana fondata dal web guru Jason Hoffman (@jasonh su Twitter) e partecipata da Intel che sta aggredendo Amazon sulla nuova gallina dalle uova d' oro, il cloud computing. Il giro di affari in tutto il mondo è stimato in due trilioni di dollari. E l' imprenditore egiziano vuole partecipare al fenomeno portando sulle nuvole il complesso e variegato substrato di pmi italiane. Il quadro in Italia è ancora abbastanza semplice: Amazon la fa da padrone con un' offerta pubblica. Telecom Italia fino a ora si è concentrata sulle big, forte delle partnership preesistenti. Microsoft con Azure è sul trampolino. Da oggi Libero aggiungerà un pezzo di concorrenza alla transizione sulle nuvole delle aziende - l' offerta è molto competitiva - e questo dovrebbe contribuire a dare una spinta all' economia digitale anche da noi. In questi giorni caldi Sawiris è rimasto al Cairo e a seguire l' affare in California c' è l' amministratore delegato del portale, Antonio Converti, fondatore del primo motore di ricerca italiano e vecchio frequentatore della valle del Silicio con Olivetti al tempo di Elserino Piol. «La prima fase è già cominciata portando Libero, che richiedeva mille server reali e 2 miliardi di giga per lo storage dei dati, sul cloud. Siamo al 25% della migrazione - spiega Converti - e con il completamento di questo step riusciremo a liberare spazio nei nostri data center e a tagliare i costi rendendo di conseguenza molto competitive le offerte commerciali». Il modello di business è simile a quello di Amazon che riesce ad essere così efficiente nella gestione energetica del cloud (il costo per kilowattora medio dell' azienda di Jeff Bezos è di circa 7 centesimi di dollaro contro i 13 centesimi di euro italiani e i 9 irlandesi che spiegano, insieme ai vantaggi fiscali, perché Google e Amazon hanno i propri data center europei fuori Dublino) da riversare poi il risparmio nei prezzi dei propri prodotti anche di e-commerce. L' accordo prevede che Joyent, che ha tra i propri clienti LinkedIn, fornisca il sistema operativo per virtualizzare i server (SmartOs, un software proprietario) mentre Libero metterà in campo i 4.500 clienti e i 3 data center da 700 server racks a Milano, Genova e Roma, eredità di ITnet, ora controllata al 100% dal portale. In Weather 2 Sawiris ha conferito anche il cavo sottomarino ex Wind che collega Italia e Maghreb, il cui valore politico e strategico è superiore probabilmente a quello economico. Grazie a SmartOs Libero potrà caricare diversi server virtuali su ogni server fisico, sfruttando l' effetto moltiplicativo dell' algoritmo di virtualizzazione che in sostanza decide, di volta in volta, dove è più efficiente spostare il traffico e i dati da processare. Per le aziende il vantaggio, oltre a quello in termini di costi rispetto all' acquisto in proprio dei server e all' assunzione diretta dei tecnici, risiede nella flessibilità offerta dal cloud che permette di aumentare o diminuire mese su mese la propria disponibilità di spazio. Libero chiuderà il 2011 con 60 milioni di fatturato, di cui 50 da pubblicità, e 20 di Ebitda. L' offerta cloud punta a ingrandire il giro di affari con una nuova voce di entrate che dovrà sostituire il vecchio e ormai rottamabile hosting di prima generazione. CORRIERE DELLA SERA 24-01-2012
Sideri Massimo
SAN FRANCISCO - Quando Naguib Sawiris uscendo da Wind prima dell' estate si era tenuto il primo portale italiano Libero, conferendolo nella holding Weather 2, in molti si erano domandati cosa avesse in mente. La risposta è arrivata ieri a San Francisco. Libero ha stretto una partnership con Joyent, azienda californiana fondata dal web guru Jason Hoffman (@jasonh su Twitter) e partecipata da Intel che sta aggredendo Amazon sulla nuova gallina dalle uova d' oro, il cloud computing. Il giro di affari in tutto il mondo è stimato in due trilioni di dollari. E l' imprenditore egiziano vuole partecipare al fenomeno portando sulle nuvole il complesso e variegato substrato di pmi italiane. Il quadro in Italia è ancora abbastanza semplice: Amazon la fa da padrone con un' offerta pubblica. Telecom Italia fino a ora si è concentrata sulle big, forte delle partnership preesistenti. Microsoft con Azure è sul trampolino. Da oggi Libero aggiungerà un pezzo di concorrenza alla transizione sulle nuvole delle aziende - l' offerta è molto competitiva - e questo dovrebbe contribuire a dare una spinta all' economia digitale anche da noi. In questi giorni caldi Sawiris è rimasto al Cairo e a seguire l' affare in California c' è l' amministratore delegato del portale, Antonio Converti, fondatore del primo motore di ricerca italiano e vecchio frequentatore della valle del Silicio con Olivetti al tempo di Elserino Piol. «La prima fase è già cominciata portando Libero, che richiedeva mille server reali e 2 miliardi di giga per lo storage dei dati, sul cloud. Siamo al 25% della migrazione - spiega Converti - e con il completamento di questo step riusciremo a liberare spazio nei nostri data center e a tagliare i costi rendendo di conseguenza molto competitive le offerte commerciali». Il modello di business è simile a quello di Amazon che riesce ad essere così efficiente nella gestione energetica del cloud (il costo per kilowattora medio dell' azienda di Jeff Bezos è di circa 7 centesimi di dollaro contro i 13 centesimi di euro italiani e i 9 irlandesi che spiegano, insieme ai vantaggi fiscali, perché Google e Amazon hanno i propri data center europei fuori Dublino) da riversare poi il risparmio nei prezzi dei propri prodotti anche di e-commerce. L' accordo prevede che Joyent, che ha tra i propri clienti LinkedIn, fornisca il sistema operativo per virtualizzare i server (SmartOs, un software proprietario) mentre Libero metterà in campo i 4.500 clienti e i 3 data center da 700 server racks a Milano, Genova e Roma, eredità di ITnet, ora controllata al 100% dal portale. In Weather 2 Sawiris ha conferito anche il cavo sottomarino ex Wind che collega Italia e Maghreb, il cui valore politico e strategico è superiore probabilmente a quello economico. Grazie a SmartOs Libero potrà caricare diversi server virtuali su ogni server fisico, sfruttando l' effetto moltiplicativo dell' algoritmo di virtualizzazione che in sostanza decide, di volta in volta, dove è più efficiente spostare il traffico e i dati da processare. Per le aziende il vantaggio, oltre a quello in termini di costi rispetto all' acquisto in proprio dei server e all' assunzione diretta dei tecnici, risiede nella flessibilità offerta dal cloud che permette di aumentare o diminuire mese su mese la propria disponibilità di spazio. Libero chiuderà il 2011 con 60 milioni di fatturato, di cui 50 da pubblicità, e 20 di Ebitda. L' offerta cloud punta a ingrandire il giro di affari con una nuova voce di entrate che dovrà sostituire il vecchio e ormai rottamabile hosting di prima generazione. CORRIERE DELLA SERA 24-01-2012
Sideri Massimo