Windisti
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Primo problema:
Il mio titolare sta aprendo un ristorante e io sono interessato a parteciparvi come socio di minoranza.
Ha affittato un locale e lo sta sistemando. Per l'apertura di questo ristorante sta usando una società che già possedeva (una SAS che si occupava di manutenzione di ville e piscine) di cui è rappresentante legale la moglie.
Gli ho proposto di entrare come socio di minoranza nel ristorante (un quota minima) e lui sembra interessato solo che non può farmi entrare come socio della SAS perchè il valore della società è alto e quindi se facessimo le cose per bene dal notaio dovrei pagare la quota come socio della SAS e non come semplice socio del ristorante (che invece è di nuova apertura e quindi vale in pratica zero).
Esiste secondo voi un modo di farmi risultare come socio di minoranza nel ristorante? Se si come? considerato che non ho partita IVA ne una società?
Qualcuno mi stava consigliando "l'associazione in partecipazione" che "è una particolare forma di contratto relativo al mondo dell'impresa con il quale un imprenditore (che viene detto appunto "associante") si accorda con uno o più soggetti (che vengono detti "associati") che apportano denaro e vengono ricompensati con una partecipazione agli utili dell'impresa. "
Secondo problema:
Come faccio a capire a quale % corrisponde il capitale che ho apportato rispetto al totale?
Considerando che questo ristorante è di nuova apertura, che il locale è in affitto ed è già arredato, che aprirà solo per la stagione estiva ecc come posso fare a capire quale può essere il suo valore? Lui dice che ha previsto un investimento di 70.000 € e quindi la mia quota va calcolata su 70.000
Ad oggi però di soldi propri ne ha messo circa 20.000. Quindi dato che la prossima settimana dovrebbe aprire e da quel momento in teoria il ristorante si dovrebbe "pagare" con gli incassi, stavo pensando che è giusto calcolare solo quanto apportato effettivamente di tasca sua sino al momento dell'apertura.
E' giusto il ragionamento che faccio?
Il mio titolare sta aprendo un ristorante e io sono interessato a parteciparvi come socio di minoranza.
Ha affittato un locale e lo sta sistemando. Per l'apertura di questo ristorante sta usando una società che già possedeva (una SAS che si occupava di manutenzione di ville e piscine) di cui è rappresentante legale la moglie.
Gli ho proposto di entrare come socio di minoranza nel ristorante (un quota minima) e lui sembra interessato solo che non può farmi entrare come socio della SAS perchè il valore della società è alto e quindi se facessimo le cose per bene dal notaio dovrei pagare la quota come socio della SAS e non come semplice socio del ristorante (che invece è di nuova apertura e quindi vale in pratica zero).
Esiste secondo voi un modo di farmi risultare come socio di minoranza nel ristorante? Se si come? considerato che non ho partita IVA ne una società?
Qualcuno mi stava consigliando "l'associazione in partecipazione" che "è una particolare forma di contratto relativo al mondo dell'impresa con il quale un imprenditore (che viene detto appunto "associante") si accorda con uno o più soggetti (che vengono detti "associati") che apportano denaro e vengono ricompensati con una partecipazione agli utili dell'impresa. "
Secondo problema:
Come faccio a capire a quale % corrisponde il capitale che ho apportato rispetto al totale?
Considerando che questo ristorante è di nuova apertura, che il locale è in affitto ed è già arredato, che aprirà solo per la stagione estiva ecc come posso fare a capire quale può essere il suo valore? Lui dice che ha previsto un investimento di 70.000 € e quindi la mia quota va calcolata su 70.000
Ad oggi però di soldi propri ne ha messo circa 20.000. Quindi dato che la prossima settimana dovrebbe aprire e da quel momento in teoria il ristorante si dovrebbe "pagare" con gli incassi, stavo pensando che è giusto calcolare solo quanto apportato effettivamente di tasca sua sino al momento dell'apertura.
E' giusto il ragionamento che faccio?