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Registrati ora!Giony, permettimi, dici una cosa ingiusta. E' tipico di chi sta bene pensare che ciò sia merito proprio. Ed invece... invece, non è così. Conta, oltre agli stili di vita, anche la predisposizione genetica o, se vuoi, la sorte. Te lo dico da medico: abbandoniamo il concetto di malattia come colpa, non è sempre così, anzi lo è raramente. Ha scritto Susan Sontag che «non c' è niente di più primitivo che attribuire a una malattia un significato, poiché tale significato è inevitabilmente moralistico». Ma ti capisco, Giony, la tua non è superficialità (alla fin fine non sappiamo come mangiassero), ma qualcosa di diverso... un bisogno umano e, pertanto, compresibilissimo. In uno dei più bei film degli ultimi 10 anni è stato detto: Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde.Giony ha detto:tutti per il cuore a partire da Lucio Dalla poi Mango e ora Pino Daniele, alla faccia della buona e salutare dieta mediterranea italiana, ma che razza di regime alimentare seguivano, direi quante abbuffate si facevano... La salute va perseguita anche con molti sacrifici...
Peccato.
michelerossi ha detto:Giony, permettimi, dici una cosa ingiusta. E' tipico di chi sta bene pensare che ciò sia merito proprio. Ed invece... invece, non è così. Conta, oltre agli stili di vita, anche la predisposizione genetica o, se vuoi, la sorte. Te lo dico da medico: abbandoniamo il concetto di malattia come colpa, non è sempre così, anzi lo è raramente. Ha scritto Susan Sontag che «non c' è niente di più primitivo che attribuire a una malattia un significato, poiché tale significato è inevitabilmente moralistico». Ma ti capisco, Giony, la tua non è superficialità (alla fin fine non sappiamo come mangiassero), ma qualcosa di diverso... un bisogno umano e, pertanto, compresibilissimo. In uno dei più bei film degli ultimi 10 anni è stato detto: Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde.
Giony, a volte, a prescindere dalla nostra volontà, si perde.
Sleeping ha detto:Mi hai incuriosito. Devo ascoltare qualcosa
Che cosa mi consigli?
Aggiungo quelle di Terra mia (1977), per me il suo migliore album. Tra queste canzoni più serie come Terra mia e Napul' è (le mie due preferite) e canzoni più divertenti come 'Na tazzulela 'e cafè e Che calore.hhc ha detto:es: Anna verrà,Tu dimmi quando,Io so pazzo,Se mi vuoi .....
Diciamo che non è stata una genialata e, forse, gli è costata la vita. Ma capita spesso che per fare meglio si faccia peggio.giovax ha detto:nel caso in questione, la sfiga l'ha fatta da padrone, se fosse vero che il povero Pino è stato TRASPORTATO in auto da Grosseto a Roma con un infarto in corso, invece di essere portato all'ospedale più vicino
Non condivido perché è troppo semplicistico pensare che è tutta colpa del fato ed è troppo semplicistico dire che se la palla va oltre è fortuna. No non è vero tutto ciò. Nella vita certo che ci vuole fortuna ma ci vuole anche la volontà di arrivare e di fare e di diventare ad esempio voglio diventare un bravo medico quindi mi metterò sotto a studiare a laurearmi e poi a fare le specializzazioni ed ogni cosa la devo combattere perché non devo lasciare che il fato decida per me della mia vita ma devo essere io che con impegno e decisione cambio il fato e non che gli eventi cambino la mia vita. E' anche così che si spinge quella palla oltre quel traguardo...e se la palla non va non è solo colpa del fato ma anche di nostra mancanza. Io sono dell'idea che il fato si può cambiare con volontà.michelerossi ha detto:Giony, permettimi, dici una cosa ingiusta. E' tipico di chi sta bene pensare che ciò sia merito proprio. Ed invece... invece, non è così. Conta, oltre agli stili di vita, anche la predisposizione genetica o, se vuoi, la sorte. Te lo dico da medico: abbandoniamo il concetto di malattia come colpa, non è sempre così, anzi lo è raramente. Ha scritto Susan Sontag che «non c' è niente di più primitivo che attribuire a una malattia un significato, poiché tale significato è inevitabilmente moralistico». Ma ti capisco, Giony, la tua non è superficialità (alla fin fine non sappiamo come mangiassero), ma qualcosa di diverso... un bisogno umano e, pertanto, compresibilissimo. In uno dei più bei film degli ultimi 10 anni è stato detto: Chi disse: "Preferisco avere fortuna che talento" percepì l'essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po' di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no e allora si perde.
Giony, a volte, a prescindere dalla nostra volontà, si perde.
Ahah, ho l'impressione di sì. Speriamo che ci siano i sottotitolimichelerossi ha detto:Aggiungo quelle di Terra mia (1977), per me il suo migliore album. Tra queste canzoni più serie come Terra mia e Napul' è (le mie due preferite) e canzoni più divertenti come 'Na tazzulela 'e cafè e Che calore.
PS: sleeping, sono in napoletano e tu sei triestino... questa volta devo farti io da interprete simultaneo?
Giony ha detto:Non condivido perché è troppo semplicistico pensare che è tutta colpa del fato ed è troppo semplicistico dire che se la palla va oltre è fortuna. No non è vero tutto ciò. Nella vita certo che ci vuole fortuna ma ci vuole anche la volontà di arrivare e di fare e di diventare ad esempio voglio diventare un bravo medico quindi mi metterò sotto a studiare a laurearmi e poi a fare le specializzazioni ed ogni cosa la devo combattere perché non devo lasciare che il fato decida per me della mia vita ma devo essere io che con impegno e decisione cambio il fato e non che gli eventi cambino la mia vita. E' anche così che si spinge quella palla oltre quel traguardo...e se la palla non va non è solo colpa del fato ma anche di nostra mancanza. Io sono dell'idea che il fato si può cambiare con volontà.
A mio padre gli si diceva tutti di non fumare così, la sera che ebbe l'infarto a casa sua aveva il portacenere con la montagnetta di cenere. Oggi sta bene perché ha deciso di cambiare. Questo per dire che bisogna cercarla la salute e non dire ma tanto si muore uguale ma che razza di discorso è? La salute va cercata e mantenuta anche con molta sofferenza nelle rinunce e non credo che si muore solo per fato.
Michele ho scritto questo per darti una mia risposta al tuo post. Io sono di famiglia con colesterolo e trigligeridi alti anch'io li avevo alti, ci ho messo due anni di sudore e sacrifici alimentari per portarli nei valori normali quindi non accetto sentire dire che le cose accadono per fato. Ma siamo in democrazia ognuno può dire quello che vuole ovviamente
Quello che volevo dire è che un peccato che tre dei nostri grandi artisti siano scomparsi prematuramente e oltre alla loro vita potevano regalare altri successi.
Winston Smith ha detto:E' per questo che io, oltre a cercare di fare quel che reputo meglio, e farlo al meglio, vivo con un po di fatalismo, e credo dovrebbero farlo tutti...il fatalismo serve a non avere paura, perchè se ti appoggi solo sulla forza di volontà, poi hai sempre PAURA di perdere tutto e alla fine hai paura della MORTE, e non è proprio il caso di vivere sempre in preda al timore di morire...