
Dalla City al lampione: come 80 small cell stanno ridisegnando il 5G di EE
Nelle ultime 48 ore EE – l’operatore mobile di BT Group – ha acceso 80 mini-stazioni radio nei quartieri più trafficati di Westminster, grazie a un accordo con la neutral-host Ontix. Le antenne, dipinte dello stesso colore dei pali della luce, portano 4G e 5G esattamente dove serve: a pochi metri dagli smartphone di politici, pendolari e turisti che riempiono ogni giorno il cuore istituzionale di Londra. RCR Wireless News
Perché proprio le small cell?
Una small cell copre un raggio di 100-150 metri, ma può gestire un’elevata densità di dispositivi. In uno scenario urbano come Westminster – 50 mila aziende, 211 mila residenti e 25 milioni di visitatori l’anno – le macro-antenne sui tetti non bastano più a garantire banda in ore di punta. EE lo conferma: l’obiettivo è “alleggerire il traffico della rete macro” e mantenere latenza bassa anche durante eventi e flussi turistici record. ISPreview UK
Il progetto in dettaglio
- Infrastruttura invisibile Le radio sono racchiuse in box grandi quanto un libro, fissati ai pali dell’illuminazione pubblica e ai nuovi Street Hub BT; la vernice li mimetizza nel paesaggio urbano. RCR Wireless News
- A prova di sicurezza La struttura in alluminio pesa meno di 15 kg e non altera la stabilità del lampione, secondo gli standard di sicurezza del Council di Westminster.
- Dual-mode 4G/5G Ogni unità trasmette contemporaneamente LTE 1800/2100 MHz e 5G NR sulle frequenze 3.5 GHz (n78) e 700 MHz (n28). Questo garantisce continuità di servizio anche per i terminali non ancora 5G.
Westminster oggi, Regno Unito domani
Greg McCall, Chief Networks Officer di BT Group, ricorda che EE punta a «una connessione 5G ovunque nel Regno Unito entro il 2028», partendo dall’80 % di copertura popolare già raggiunta. RCR Wireless NewsRCR Wireless News
Nel frattempo la rete 5G Standalone dell’operatore copre almeno il 95 % di 15 città, fra cui Manchester, Glasgow e Bristol, aprendo la strada a network slicing e prestazioni cloud-gaming ottimizzate.
Small cell versus colocation: l’altra faccia della medaglia
Sul mercato statunitense, un recente report della Wireless Infrastructure Association mostra tendenze opposte: gli operatori preferiscono “colocare” nuove radio su torri esistenti piuttosto che investire in micro-antenne di strada. lightreading.com
La pandemia ha spostato per due anni la domanda di banda dalle aree urbane ai sobborghi residenziali: risultato, solo 197 850 small cell outdoor operative a fine 2024, in calo rispetto all’anno precedente. Un monito che sottolinea come la densificazione urbana funzioni se unita a un reale bisogno di capacità – condizione abbondantemente soddisfatta nel centro di Londra.
Ontix, l’enabler quasi invisibile
Ontix non produce hardware: agisce da neutral host e system integrator, negoziando permessi con il Comune, cablando fibra d’aggancio e gestendo l’alimentazione a 48 V DC. Il modello di revenue prevede il noleggio dell’infrastruttura a più operatori, sebbene la prima fase resti in esclusiva EE. In futuro le stesse small cell potrebbero diventare multi-tenant, riducendo costi energetici e impatto visivo. 5g.co.uk
Il contesto europeo
Light Reading racconta come l’iniziativa londinese sia stata ripresa nella rassegna “Eurobites” sulle tecnologie emergenti: segno che il mercato EMEA guarda con interesse alle soluzioni «lamp-post ready» per accelerare il roll-out di 5G Standalone senza alzare nuovi tralicci. lightreading.com
Nota della redazione
Da appassionato TLC trovo particolarmente interessante l’approccio “camouflage-first”: la storica resistenza dei municipi alle antenne si vince con progetti estetici, non solo con i dBm. Se EE riuscirà a dimostrare che il traffico scaricato dalle small cell migliora in modo misurabile QoE (latency < 15 ms nei test eMBB) potrà fare leva su altri borough londinesi – e magari convincere gli operatori italiani, ancora timidi sulla densificazione urbana, a seguire l’esempio.
Conclusioni
Le 80 small cell di Westminster non sono semplicemente «antenne di quartiere»: rappresentano un prototipo di rete modulare in cui capacità e copertura crescono al ritmo dell’urbanistica, senza esigenze di nuovi siti. In un’era in cui il 5G SA abilita applicazioni mission critical, la micro-copertura capillare sarà probabilmente la chiave per monetizzare slicing, AR in mobilità e servizi ad alta latenza. Westminster, insomma, è un laboratorio a cielo aperto che vale la pena monitorare da vicino.