
Cellnex rilancia la posta in gioco
«Vogliamo arrivare a 30 000 torri operative entro fine 2030», ha dichiarato Pierre-Baptiste Marais, CEO di Cellnex France, commentando i dati presentati al Salon des Infrastructures Numériques di Parigi. Oggi la filiale francese gestisce circa 25 000 siti, frutto dell’integrazione di Hivory (ex-SFR) e di accordi pluriennali con Bouygues Telecom, Free Mobile e SFR. L’obiettivo significa aggiungere 5 000 nuove strutture in cinque anni, quasi tre al giorno. TelecompaperCellnex
Perché servono altri 5 000 tralicci
Il traffico mobile in Francia cresce del 25 % l’anno e il 5G, con bande da 3,5 GHz in su, richiede celle più fitte: 1 km² urbano può passare da 5 antenne LTE a 8-10 antenne 5G. Non a caso l’ARCEP stima che il Paese avrà tra 74 000 e 80 000 torri attive nel 2030 Mordor Intelligence. Cellnex vuole coprire un terzo del totale, puntando sulle aree rurali ancora in “zone blanches”.
Non solo torri: fibra, DAS e micro-data-center
Attraverso la controllata Nexloop, Cellnex sta stendendo 30 000 km di fibra dedicata e una rete di micro-data-center per connettere le stazioni della futura metro Grand Paris Express Cellnex. Ogni nuovo traliccio potrà ospitare radio 5G, small cell indoor, antenne per IoT e link satellitari LEO.
Il confronto con TOTEM e TDF
- TOTEM (gruppo Orange) conta quasi 20 000 siti in Francia, di cui il 58 % ground-based, e prevede 400 nuove installazioni l’anno Events – TowerXchange.
- TDF Infrastructure, storico operatore broadcast, resta il “numero 1” per share complessiva ma punta più a colocation che a nuove torri TDF Infrastructure.
In questo scenario, i 30 000 siti di Cellnex comprometteranno l’equilibrio di mercato e rafforzeranno il modello neutral host già scelto da Free e Bouygues per i rollout 5G in campagna.
Impatto economico e ambientale
- Investimenti stimati: circa 1,4 miliardi € fra capex torri, fibra, alimentazione solare e batterie.
- Occupazione: +1 500 tecnici fra ingegneri radio, installatori e manutentori.
- CO₂: ricorso a batterie LiFePO₄ e pannelli su 25 % dei siti per tagliare 15 000 t annue di emissioni, in linea con il piano “Net Zero 2040” del gruppo.
Tabella di marcia
Tappa | Periodo | Dettagli |
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Accordi Build-to-Suit con MNO | 2° sem. 2025 | 1 200 siti in campagne 4G/5G |
Copertura Grand Paris Express | 2026-2027 | 400 torri + DAS indoor |
Siti “énergétiques” fotovoltaici | 2027-2028 | 1 000 tralicci off-grid |
Target 30 000 torri | Dic. 2030 | 33 % market share previsto |
«Il modello neutral host ci consente di ottimizzare gli investimenti degli operatori e accelerare la transizione digitale dei territori», spiega Marais.
Uno sguardo al futuro
Secondo TowerXchange, le operazioni di consolidamento in Europa porteranno i primi tre tower-co a controllare oltre il 60 % del mercato continentale entro il 2030 Light Reading. Con 105 000 torri già in portafoglio in dieci Paesi, Cellnex resta il player più esposto alla crescita del traffico 5G ma anche alle sfide di finanziamento dopo il rialzo dei tassi.