
Negli ultimi dodici mesi l’operatore A1 Belarus ha premuto forte sull’acceleratore della connettività mobile, portando a termine un nuovo round di upgrade LTE che interessa quattro regioni chiave – Minsk, Mogilëv, Gomel e Grodno – con il refresh di 18 siti esistenti. L’operazione, evidenziata in un breve trafiletto di Telecompaper , non si riduce a un semplice “tagliando” delle stazioni radio: coinvolge, infatti, l’inserimento di moduli radio multi-band per gli 800 MHz (copertura rurale) e i 2600 MHz (capacità urbana) e l’adozione di antenne 4×4 MIMO dove la densità di traffico lo impone.
Perché questa mossa è importante
- Copertura estesa – La banda 800 MHz, grazie al suo raggio d’azione più ampio, spinge il 4G nelle aree agricole attorno a Zaslavl’, Šklov e Žlobin, dove la connettività restava storicamente ballerina.
- Più banda in città – Sui 2600 MHz, A1 può gestire picchi di traffico elevati nei quartieri dormitorio di Minsk e nei poli universitari di Mogilëv.
- Preparazione al 5G – Il refarming di porzioni di spettro e l’adozione di architetture cloud-RAN rendono più agevole la futura transizione alla rete 5G “unica” su cui il governo bielorusso sta lavorando .
Fotografia di un anno da record
- Febbraio 2025 – A1 annuncia il lancio di 188 nuove stazioni 4G distribuite su tre bande, spingendo la copertura di popolazione al 99,8 % .
- Aprile 2025 – Altri 20 comuni di Minsk, Brest e Grodno beneficiano di micro-celle dedicate, pensate per assorbire il traffico turistico e industriale .
- Marzo 2025 – Il provider chiude un upgrade massivo di 150 siti sparsi nel Paese, migliorando la resilienza in caso di congestione serale .
Che cosa cambia per utenti e imprese
- Download real-world: test interni mostrano picchi superiori a 120 Mbit/s in downlink e latenze intorno ai 25 ms nelle zone aggiornate.
- VoLTE & VoWiFi: l’estensione della copertura a 800 MHz migliora la qualità voce indoor, un tallone d’Achille nei palazzi in pannelli prefabbricati dell’era sovietica.
- Use-case industriali: stabilimenti logistici lungo il corridoio M1, ad esempio quelli di Brest, possono ora sperimentare soluzioni IoT a basso ritardo (telemetria su pallet, guida autonoma di AGV in magazzino).
Una finestra sul 2026
La partita strategica non finisce qui: con il progetto governativo di rete 5G unica sul modello malese, A1 aggiungerà probabilmente funzionalità non-stand-alone (NSA) in early deployment, riutilizzando gran parte dell’infrastruttura modernizzata oggi. Da osservatore esterno, ritengo meritevole la scelta di spalmare gli investimenti su più step: si evita l’effetto “big bang”, si addestra gradualmente il personale e, soprattutto, si testano sul campo le dinamiche di coabitazione a tre bande senza intasare la backhaul in fibra.
Conclusioni personali
Come appassionato di rete trovo azzeccato l’equilibrio fra copertura (800 MHz) e capacità (2600 MHz), perché una rete è tanto più utile quanto più è prevedibile: l’utente deve poter contare su un livello minimo di prestazioni sia nel centro di Minsk sia in un villaggio nella regione di Gomel. Il passo successivo? Spingere sul carrier aggregation tripla banda e, parallelamente, avviare il spectrum-clearing della 2100 MHz per un futuro 5G NR su mid-band. Se A1 riuscirà a mantenere il ritmo di rollout senza scendere a compromessi sulla qualità dell’esperienza, il 2026 potrebbe consacrare la Bielorussia come best-practice regionale per l’evoluzione dalle reti 4G mature al 5G condiviso.