
Dalla fine del secolo scorso Ericsson fabbrica in India: prima le centrali di commutazione, poi le radio per 4G e 5G. Ora arriva il passo decisivo: la multinazionale svedese annuncia che entro giugno 2025 tutte le antenne passive del portafoglio “Ericsson Antenna System” (EAS) per il mercato indiano saranno prodotte localmente, grazie alla partnership con la manifatturiera indiana VVDN Technologies.ericsson.comeconomictimes.indiatimes.com
La mossa risponde a tre obiettivi: ridurre i rischi geopolitici, tagliare tempi di consegna per gli operatori Bharti Airtel, Reliance Jio e Vodafone Idea, e trasformare il Paese in hub di export per l’Asia-Pacifico. Il plant di Pune, già specializzato in radio e RAN Compute, verrà affiancato da una linea dedicata alle antenne a Gurgaon; la logistica rimarrà accentrata nel mega-hub di Pune.rcrwireless.comericsson.com
Numeri e tappe
Ericsson non pubblica il valore dell’investimento, ma secondo stime di stampa economica si parla di oltre 50 milioni di euro in nuovo capitale produttivo e formazione. I test di pre-produzione sono già iniziati ad aprile; da luglio i primi lotti saranno certificati per l’export verso Sud-Est asiatico e Africa.telecom.economictimes.indiatimes.com
Un tassello della strategia “Make in India”
Il Governo indiano ha messo sul tavolo incentivi fiscali e rimborsi doganali per componentistica telecom. Ericsson coglie l’occasione per “rilocalizzare” un prodotto ancora fabbricato in Cina e Romania, allineandosi allo spirito del Production-Linked Incentive (PLI) Scheme. Così facendo, la catena di valore resta vicina al boom di domanda 5G locale (India conta oltre 250 milioni di utenti 5G e 84 mila nuove stazioni radio nel solo 2024).manufacturing.economictimes.indiatimes.com
Effetto domino sulle telco
- Bharti Airtel – che a dicembre ha firmato un contratto plurimiliardario con Ericsson – potrà ricevere antenne passive senza transitare da porti cinesi, guadagnando settimane nei rollout in aree rurali.reuters.com
- Vodafone Idea sfrutterà i modelli AIR 3268 e AIR 3255 per il 5G di Delhi: antenne più leggere (-40 %) e meno energivore (-20 %).ericsson.com
La catena del valore, vista dal backstage
Dietro le quinte, VVDN fornirà il know-how in lavorazioni RF e stampaggio di radome; Ericsson manterrà la proprietà intellettuale e il collaudo. Una filiera di 70 PMI indiane – plastiche tecniche, pressofusione di alluminio, PCB – sarà qualificata entro l’anno. L’indotto locale, tra diretti e indiretti, supererà i 2 000 posti di lavoro secondo stime del Ministero delle Telecomunicazioni.
Che cosa cambia per il mercato globale? – Il mio punto di vista
- Resilienza: con linee in India, Messico, Romania e Cina, Ericsson bilancia gli shock geopolitici.
- Costo totale di proprietà: produrre vicino al mercato riduce trasporto e dazi; gli operatori potrebbero vedere capex diminuiti del 5-7 %.
- Innovazione condivisa: spostare R&D “su piazza” consente di co-progettare antenne pensate per il clima tropicale (alte temperature, polvere) e per bande 3.5 GHz/26 GHz molto usate nelle città indiane.
Personalmente trovo che il valore più grande sia culturale: un ecosistema che progetta e costruisce hardware di rete “a chilometro zero” finisce per generare brevetti, startup e, in prospettiva, know-how 6G. Ericsson ha aperto la porta; starà alle università e agli operatori indiani trasformare l’occasione in leadership tecnologica.